domenica 19 agosto 2018

Serie Cuori 3: cover reveal!

Ecco la cover del terzo capitolo della serie Cuori: tre romanzi d'amore auto conclusivi con protagoniste tre amiche. 
Dopo Margherita di Coppia di cuori e Francesca di Cuori coraggiosi, anche Sabrina avrà il suo lieto fine in Batticuore!


martedì 15 maggio 2018

Il 2018 è un anno di novità! 

"Amore, cioccolato e disastri" è di nuovo online, edito da Butterfly Edizioni.

Un nuovo romanzo sarà presto disponibile! 
Siamo in fase "impazziamo per la cover" ma alla fine sarà bellissima!

Quindi... Stay Tuned!



venerdì 2 giugno 2017

Cover reveal... Amore, cioccolato e disastri!

Oggi ho grandi news!!!

Presto sarà disponibile il mio ultimo romanzo, una storia d'amore e di disastri.

Curiosi di vedere la copertina? Come sempre dico grazie alla mia illustratrice che mi ha di nuovo reso molto felice. A me piace tantissssssssimo:


Visto che sono passati quasi due anni da quando ho immaginato la trama, ho deciso di aspettare ancora qualche giorno per pubblicarla. Sarà scaricabile dal 13 giugno, una data che mi ha regalato un'enorme gioia in passato e che spero mi porterà fortuna!

Che cosa posso dire? Sono molto emozionata e anche un pizzico spaventata come ogni volta in cui lascio andare una storia.
Questo romanzo è una storia d'amore come lo erano i precedenti, ma è diverso dagli altri per molti aspetti. Spero che lo apprezzerete e come sempre mi farà piacere leggere i vostri commenti.

Buona lettura con Amore, cioccolato e disastri!

sabato 10 dicembre 2016

The end!

Quando ero bambina e guardavo i film della Disney, una sera a settimana che aspettavo con impazienza, mi piaceva la fine con schermo nero e la scritta THE END che io ovviamente leggevo TEEND!

Oggi ho terminato l'ultima storia a cui avevo iniziato a pensare ben 18 mesi fa, come scrivevo in questo post 

Facebook mi ricorda che oggi è anche il compleanno di "Non merito il tuo amore", pubblicato il 10 dicembre 2015. Chissà che questa coincidenza non mi porti fortuna?

Comunque sono felice e più leggera nel dire TEEND!!!


lunedì 9 maggio 2016

BUM che sblocco!

Oggi è stata una bella giornata, che si merita un piccolo post ricordo!

Negli ultimi mesi sono stata molto stanca fisicamente e priva di ogni voglia di scrivere. 
La storia che ho in mente da agosto scorso, cioè già NOVE mesi, si era arenata nella mia testa. Ci penso ogni giorno, visualizzo le scene e ho pure scritto una bozza di sinossi, ma i capitoli erano fermi da molto tempo. 




Oggi invece BUM! 







Mi sono sbloccata e ho iniziato a scrivere come sotto dettatura. FINALMENTE!
Non oso stimare una data di fine, ma sono molto più fiduciosa di ieri.


martedì 3 maggio 2016

EstrattiSparsi#3

A questo link troverete tutti gli EstrattiSparsi

Oggi vi propongo un estrattino dal capitolo 8 di "Coppia di cuori", una scena importante nella storia di Megs & Taz. 
Non sapete chi sono?!?!?
Bé non potete non venire a conoscere Margherita Bellini (e la sua mania per i numeri) e Tazio Federico Piccini (e la sua mania per Megs) quindi... Buona lettura!



Un anno e mezzo prima: 11 Novembre 2011

Siamo in ufficio da quindici ore esatte e non credo che andremo a casa molto presto. Il direttore ha chiamato prima di imbarcarsi sul volo da Roma e mi ha chiesto di aspettarlo. Non mi ha domandato se potevo, mi ha comunicato di farlo il che equivale a un ordine. Taz non era costretto ma mi ha fatto compagnia per fortuna perché stasera si gela e da sola sarei impazzita.
Un tecnico zelante deve aver ricollegato il nostro calorifero al riscaldamento centrale pensando di porre rimedio a una dimenticanza o a un errore. Alle sette in punto l’aria calda ha smesso di uscire dai bocchettoni e già nel giro di un’ora la temperatura dell’ufficio ha cominciato a scendere.
«Tredici gradi.»
Annuncia Taz leggendo il vecchio termometro appeso alla parete dietro di lui. Quando arriverà il dottor Bianchi saremo ibernati in un clima polare.
«Grazie per essere rimasto con me. Mi spiace per la partita.»
«Non importa.»
«I tuoi compagni di squadra te la faranno pagare.»
«Il lavoro viene prima, lo sanno anche loro.»
In realtà Taz si è fermato per me e non perché dovesse terminare un lavoro urgente, anche se è quello che ha detto quando ha avvisato all’ultimo momento della sua defezione. Ho sentito metà conversazione, ma credo che sia stato pesantemente insultato visto il ruolo importante che ricopre come attaccante. Qualche volta sono andata a vederlo giocare e, anche se non amo il basket, devo ammettere che è davvero bravo: veloce e aggressivo. Inoltre è competitivo per natura e so che desidera vincere il campionato quindi il fatto di rinunciare alla partita la dice lunga sul genere di amico che è per me.
«Non sento più le dita.»
«Che esagerata, indossi anche la giacca.»
«Ma sono seduta ferma da ore e mi sto raffreddando, soprattutto le estremità.»
«Allora offrirò alle tue estremità un altro the caldo, anzi bevanda al gusto di the.»
La brodaglia prodotta dalla macchinetta nell’atrio ha un sapore tremendo, ma è bollente e quindi la sto ingurgitando a litri questa sera.
«Grazie. Ne ho proprio bisogno.»
Taz mi sorride e mi mette un braccio sulla spalla mentre camminiamo verso i distributori situati accanto agli ascensori. Come sempre preme il bottone per me e mi porge il bicchiere non appena è pronto.
«Ti sarò eternamente riconoscente per stasera. Me lo sentivo che sarebbe stata una giornata diversa, vista la data.»
«Oggi non è l’undici?»
«L’undici undici dell’undici.»
Ribatto io con espressione luttuosa e Taz scoppia a ridere quando capisce il senso. Mi prende in giro da sempre per la mia fissazione sui numeri, ma non sono pazza e negli anni ho trovato un riscontro alle mie teorie. Ho raccolto un mucchio di prove a dimostrazione che certe combinazioni numeriche attirano l’occhio del fato, se sia benevolo o malevolo non si può sapere se non scoprendolo sulla propria pelle.
«E porta male?»
«Non lo so, ma è una data significativa. Comunque visto come sta andando non mi sembra fortunata come l’ultima.»
«E quale sarebbe?»
«Non te lo ricordi? Il dieci ottobre dell’anno scorso siamo stati assunti.»
«Quella ha portato bene, hai trovato lavoro e hai conosciuto me. Un’immensa fortuna, non trovi?»
«Vero. Invece nel duemilanove, il nove settembre è stato negativo. Ha grandinato sulla mia povera vettura che ne è uscita tutta a bozzi.»
«Una brutta esperienza, ma è stata solo una coincidenza.»
«L’otto agosto duemilaotto sono stata tamponata. La città era deserta per l’esodo vacanziero e l’unico vecchietto novantenne, mezzo cieco e inspiegabilmente ancora patentato ha preso in pieno proprio me.»
«Ti sei fatta male?»
«No, pochi danni anche alla macchina per fortuna.»
«Non hai mai pensato che sia la tua automobile a portare sfiga invece delle date?»
«Prendimi pure in giro, ma non mi tranquillizzerò fino a mezzanotte quando questa giornata sarà finita.»
«Scherzi?»
«Secondo te è una coincidenza che siamo chiusi qui al freddo? Proprio oggi dovevano manomettere il nostro riscaldamento?»
«Megs è stato un caso.»
«Forse sì o forse no.»
«E se ci impegnassimo a rendere sensazionale questa serata?»
«Non vedo come.»
Taz guarda l’orologio e sorride sotto i baffi poi si avvicina a me lentamente e mi accarezza la guancia. Mi spinge delicatamente nell’angolo tra il distributore e la parete e sussurra:

«Ore undici, minuti undici, giorno undici, mese undici, anno undici.»



mercoledì 27 aprile 2016

EstrattiSparsi#2

A questo link troverete tutti gli EstrattiSparsi

Oggi ve ne propongo uno tratto da "Cuori Coraggiosi", una serata difficile per Francy e Leo quando all'uscita dal cinema...


Il guidatore riconosce Leo e dalle parole che si scambiano capisco che si sono già trovati in una situazione analoga. L’uomo di nome Tony dà una pacca sulla spalla di Leo e gli garantisce che preleverà quella macchina in meno di cinque minuti e con grande piacere. Leo annuisce ma non sembra contento mentre io godo al pensiero del proprietario quando non troverà la sua preziosa BMW. Purtroppo l’incivile arriva prima che tutto sia finito e comincia a lamentarsi. È un ragazzone palestrato con grandi muscoli e il cervello piccolo che inizia a imprecare e a dire idiozie. Continua a dire a Tony, che sta per caricarsi la sua auto, di tirarla giù ma lui lo ignora per fortuna. Lo stress accumulato durante la serata e il mio temperamento burrascoso mi spingono a intromettermi e a rispondergli per le rime e i toni si surriscaldano immediatamente.
«Di cosa ti lamenti? Hai parcheggiato in divieto di sosta.»
«Non davo fastidio a nessuno.»
«E noi chi saremmo scusa? Non vedi il cartello del parcheggio per i disabili? Come credi che saremmo riusciti a salire in macchina con la tua lì appiccicata?»
Il ragazzo oltre che stupido sembra anche ubriaco e abbandona la sua missione con Tony per concentrarsi su di me.
«Potevi aspettare stronza, l’ho parcheggiata cinque minuti fa.»
Leo mi tira per una gamba e mi chiede di allontanarmi, ma io lo ignoro. Vorrei picchiare questo coglione e fargli davvero male.
«Siamo qui da almeno venti minuti quindi non mi raccontare cazzate.»
«Cazzate? Se vuoi te lo faccio vedere io un bel cazzo. Lo vuoi puttana?»
Leo continua a strattonarmi per la gamba mentre il palestrato mi si avvicina minaccioso e capisco di essermi messa nei guai con questo psicopatico. Per fortuna Tony ci raggiunge e spintona il tizio lontano da me. Lo minaccia di chiamare la polizia e fargli fare il test alcolemico e quello subito abbassa la cresta. Quando è tutto pronto sale sul suo mezzo e mosso da pietà si porta dietro l’energumeno per un bel viaggetto al deposito dove dovrà pagare multa e cauzione.
Rimasti soli, saliamo finalmente in auto e ci avviamo verso casa di Leo.
«Che ignorante, la gente come lui andrebbe soppressa.»
Leo non accenna a rispondere e persevera nel mutismo in cui si è chiuso.
«Era ubriaco di sicuro, avremmo dovuto chiamare la polizia.»
Niente. Silenzio assoluto. Quando arriviamo di fronte a casa sua lascia la macchina lungo la strada e scende senza rivolgermi la parola. Poi si avvia verso casa ed entra senza salutarmi. Credo sia il suo modo di congedarsi, ma non ho nessuna intenzione di lasciarlo così. Lo seguo dentro l’appartamento e cerco di parlargli.
«Lo so che sei arrabbiato, anche io sono ancora su di giri per l’adrenalina. Avrei voluto picchiarlo.»
«Taci per favore?»
La richiesta mi zittisce all’istante perché è la prima volta che Leo si rivolge a me con quel tono. Dire che è adirato è riduttivo, è proprio incazzato nero. Come dargli torto?
«Perché non mi hai dato retta e non hai lasciato perdere? È stato irresponsabile e stupido.»
«Mi stai dando della stupida?»
«Non ho detto che tu lo sei, ma il tuo comportamento senza dubbio.»
«Perché mi sono fatta valere? Dovevo lasciare perdere e magari aiutarlo a non prendere la multa?»
«Non ti sei fatta valere affatto. Ti sei messa in una situazione pericolosa e se non ci fosse stato Tony non so come sarebbe finita. Sei pazza o cosa?»
«Pazza e stupida. Grazie tante.»
«Non mettermi in bocca parole che non ho detto. Hai una vaga idea di come mi sono sentito io? Sai cosa ho provato a guardare impotente quello là che ti insultava e ti voleva mettere le mani addosso? Cosa avrei dovuto fare io da quaggiù?»
Sbatte con forza le mani sulla sedia a rotelle e io sussulto dallo spavento. È infuriato e non riesco a conciliare questo stato di furia omicida con il ragazzo dolce che conosco. Vorrei buttarmi ai suoi piedi e chiedergli scusa e questo folle impulso mi spaventa. Le lacrime minacciano di salirmi agli occhi e mi sento perduta. Che io sia dannata prima di trasformarmi in una donnicciola piagnucolona! Non posso piangere di fronte a un uomo, non posso umiliarmi a chiedere perdono per qualcosa che rifarei mille volte. Inspiro forte e ricaccio indietro le lacrime poi faccio quello che mi viene meglio.
«Non mi importa cosa pensi di me. Credo ci serva una pausa, stammi bene baby.»
Lo guardo come se davvero non contasse nulla. Il suo sguardo ferito mi sta uccidendo, ma riesco a voltarmi e a uscire di scena con stile. Francesca Mare la stronza è tornata.