venerdì 27 febbraio 2015

Self Publishing, un angolo di romantica meritocrazia?

Sono entrata nel mondo SP in punta di piedi ma con ottimismo. Mi sembrava stupendo avere a disposizione uno spazio in cui poter pubblicare i miei libri ed essere giudicata dai lettori. Ai miei occhi era un angolo di romantica meritocrazia.

Ho partecipato a un concorso importante, a giveaway e promozioni per farmi conoscere.
Mi sono iscritta a tanti gruppi in cui sono stata me stessa e ho familiarizzato con altre autrici e blogger, solo per simpatia e non per secondi fini.
Ho letto molti romanzi made in Italy e dove era il caso li ho recensiti positivamente. Non ho recensito quelli che non ho apprezzato, un discreto numero ad essere onesta.
Ho detto no a mosse scorrette per mettere in evidenza i miei titoli e mi sono rifiutata di diventare una fan di chi (forse) poteva aiutarmi.

La realtà è che sono una donna bella adulta e non è proprio nel mio carattere comportarmi da gregaria! 

Però la libertà di essere self comporta anche l'essere soli.

E così mi sono ritrovata a riflettere sul mondo SP e a meditare, a malincuore, di abbandonarlo. Il pensiero mi rattristava e ho deciso per un ultimo esperimento, l’estremo tentativo!

Dopo aver registrato “Cuori Coraggiosi” in KDP Select, facendolo entrare tra i titolo di Kindle Unlimited, l’ho messo in promozione gratuita. Il giorno era il venerdì 20 febbraio e ne ho fatto pubblicità con due interventi: un post sul diario di face book e un tweet. Ho ricevuto un paio di condivisioni da persone gentili. 
In 24 ore sono state scaricate 217 copie, che per me sono molte, ma sarà stato solo uno scarico compulsivo oppure verrà letto davvero e magari recensito? Ovviamente si spera in modo positivo!

Oggi, sette giorni dopo, è nella tanto ambita classifica "top 100 romanzi rosa" al numero 56 quindi gode di una certa visibilità, almeno in questo momento.

Non mi resta che aspettare per valutare i frutti di questo esperimento e decidere del futuro di Sammy, incrociate le dita per lei!

 

sabato 14 febbraio 2015

San Valentino, la festa dell'amore, tutta cuori, fiori, cioccolatini e... Baci!

Ecco i miei baci preferiti e una piccola citazione in tema:
Poi Leo mi bacia, mi bacia sul serio e io non capisco più nulla. Non so quanto tempo trascorre perché ho gli occhi chiusi e la mente dispersa in una nebbia sensoriale che mi stordisce. In fondo non mi importa perché non ho nessuna intenzione di fermarmi e Leo sembra pensarla allo stesso modo. Dopo un periodo lunghissimo e aver ridefinito il significato di bacio, ci stacchiamo e mi rimetto faticosamente in piedi. Leo mi porge il lenzuolo spiegazzato con cui avevo nascosto la mia tela e io lo butto su un tavolo sgombro. Non coprirò mai più il nostro quadro. [tratto da Cuori Coraggiosi]


Un bacio tutto oro
Emozioni in bianco e nero 


"Rossella, baciami, baciami ora!"
   
"Ti fidi di me?"
Amore e super poteri

Amore e azione

Sognare a occhi aperti con le fiabe...




martedì 10 febbraio 2015

I romanzi rosa sono pieni di cliché… E questo non è un cliché?




Spesso leggo questo genere di commenti riferiti a romanzi rosa, contemporanei o storici, e ogni volta sorrido. Sì, sorrido e mi stupisco che le persone continuino a sottolinearlo.

Ultimamente, per stanchezza e voglia di evasione, sto leggendo molti romanzi d’amore e trovo che tutti, ma proprio tutti, abbiano trame affini.

Quasi sempre troviamo una donna da proteggere: anche nei casi di eroina coraggiosa che affronta la vita di petto, scopriamo che la nostra protagonista nel profondo è bisognosa di amore. Si caccia in qualche guaio, magari divertente, da cui deve essere inevitabilmente salvata, perfino le piratesse!

C’è sempre un principe azzurro e sfido io a non volerlo! Può essere un libertino rinsavito o un eroe con profonde ferite nel corpo o nell'animo, ma alla fine fa sempre la cosa giusta.

Di solito uno dei due è innamorato e l'altro no... O non ancora! 
A volte i due si odiano... O così credono!

Ci sono i cattivi che si mettono di mezzo e intralciano il grande amore: possono essere amici, colleghi, capi di lavoro o matrone del ton... Lo schema è sempre lo stesso: imbrogli e sotterfugi, ma alla fine perderanno!

A volte si scoprono figli di cui non si sapeva l’esistenza o figli in arrivo che costringono a matrimoni riparatori o a fughe rocambolesche in carrozza a Gretna Green (le adoro sempre!).

Spesso si riconoscono rivisitazioni di fiabe come l’intramontabile Cenerentola o il brutto anatroccolo. Numerose sono le scene estreme e magari poco credibili (donne emancipate che, nel 1820, parlano e si comportano come scaricatori di porto?), i colpi di scena (un bel duello o una scazzottata moderna) e poi il lieto fine: classico, trito e ritrito eppure indispensabile al genere.
E il matrimonio? Bé quando viene celebrato io sono felicissima!


Quando si inizia un romanzo rosa si sa già come andrà a finire, ma il bello (nei libri belli ovviamente) è essere coinvolti nella storia fino all'ultima pagina!